Una carrellata degli sport pubblicitari dedicati alle auto che però non hanno raggiunto il risultato desiderato. Anzi: sono stati dei flop clamorosi.
Le immagini e le parole in tv contano davvero tanto. Soprattutto se si vuole vendere qualcosa al pubblico. Basta chiedere alle case automobilistiche, che sugli spot pubblicitari fanno studi certosini per cercare di non sbagliare nulla e far sì che il proprio ultimo modello colga nel segno e inviti la gente a provarla e chissà, anche a comprarla.
Il budget per la pubblicità dei grandi marchi è aumentato decisamente nel corso degli anni, ma la lotta è anche per accaparrarsi gli spazi migliori in tv. Basti pensare al Super Bowl, la mitica finale di football americano, dove per avere un proprio marchio pubblicizzato si spendono cifre esorbitanti.
C’è da dire però che se si sbaglia con gli spot pubblicitari, le case automobilistiche devono davvero dire addio ai sogni di gloria. Sì perché ormai l’immagine conta più della sostanza ed ecco che toppare la pubblicità equivale a perdere diversi punti percentuali in termini di vendite. Addirittura si può sancire il flop di una vettura, in alcuni casi.
Andando a spulciare nel passato, scopriamo nella Rete che sono diversi gli spot che hanno riguardato le quattro ruote che hanno davvero creato un danno alla casa automobilistica che lo ha richiesto.
Tra le pubblicità che non hanno per niente convinto c’è quella della Volkswagen, che in Australia ha presentato un filmato dal titolo “Troppo forte per la TV” che vede protagonista il suo Amarok V6 che viene mostrato in simulazioni superare altre auto. Peccato però che il messaggio che passava al pubblico era di altro tenore e pericoloso. Come quello che non è andato in onda sulle tv inglesi riguardante la BMW M4, perché non si capisce se le sue performance velocistiche sono realizzate in pista o su strada, e questo cambia parecchio sul messaggio che si vuole mandare.
Un altro degli spot pubblicitari fallimentari è stato quello della Ford Mustang. Per pubblicizzare l’ultimo modello, i responsabili del marketing hanno scelto volti di impiegati stressati e una voce fuori campo che leggeva la poesia di Dylan Thomas. Sta di fatto però che le autorità che hanno preso in revisione lo spot hanno deciso che questo incoraggiava comunque la guida pericolosa e lo hanno stoppato.
Clamoroso quello mandato in onda sempre nel Regno Unito e che riguarda la Renault Clio. Qui si mostrano alcune persone che vengono portate in giro a provare l’auto, poi gli viene fatto premere un fantomatico tasto “Va va voom” che trasforma l’angolo in cui si è fermata l’auto in un pezzo di Parigi, con scenografie e figuranti di ogni tipo: da quello che vende le baguette agli innamorati, passando per le ballerine con vestiti succinti stile Moulin Rouge. Insomma tutti gli stereotipi possibili sui francesi. Peccato che l’Advertising Standards Authority (ASA) lo abbia vietato proprio per le immagini troppo “piccanti”.
Altro flop lo ha realizzato la Honda, che per promuovere le suo auto ha realizzato uno spot che vuole “ispirare le persone a superare i propri limiti percepiti”. Peccato che ci siano di mezzo le auto e il messaggio è stato subito fermato.
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