L’amore di Lewis Hamilton per la Ferrari era cosa nota già da tempo, ed in queste ore è risuonata forte una sua vecchia ammissione.
L’affare del secolo si è concluso, con Lewis Hamilton e la Ferrari che hanno firmato un accordo pluriennale, e che saranno insieme dal 2025. Si tratta di un qualcosa era inimmaginabile sino a poche ore fa, e che invece si è concretizzato alle ore 20 di lunedì primo di febbraio, ad un mese esatto dal via del mondiale di F1 targato 2024. Nessuno avrebbe potuto scommettere su questa trattativa, che per anni era stata rilanciata dai vari organi di stampa, ma che mai si era concretizzata.
L’idea di vedere il pilota più vincente di sempre al volante della vettura più titolata fa sognare i tifosi, in uno scenario tutto da scrivere. La Ferrari dovrà sicuramente mettergli a disposizione una vettura di primo livello, cosa che purtroppo non accade da tanto tempo. Campioni del mondo come Sebastian Vettel e Fernando Alonso hanno fallito nella loro ricerca della gloria con le auto di Maranello, ed ora tocca al Re Nero provare l’impresa, nella consapevolezza che sarà tutt’altro che facile.
Si tratta di una chiusura di un cerchio anche nel rapporto che c’è tra Hamilton e Frederic Vasseur, con il team principal della Ferrari che è stato uno dei fondatori della ART Grand Prix, la squadra con la quale Sir Lewis vinse la GP2 nel 2006, rivelando a tutto il mondo il proprio talento. E l’amore dell’inglese verso la Ferrari non è mai stato nascosto.
Hamilton, ecco cosa disse sulla Ferrari
Nel 2017, Lewis Hamilton fu ospite da Fabio Fazio alla trasmissione Che Tempo Che Fa, nella quale trattò varie tematiche, regalandoci anche una splendida esibizione al pianoforte. All’epoca, il britannico era saldamente in Mercedes e stava vincendo il suo quarto mondiale, ma lasciò intendere che il sogno di guidare una Ferrari era ben presente.
Ecco cosa disse, facendo riferimento anche a quella che era la sua situazione contrattuale di quel momento: “Io corro per la Mercedes, ho un altro anno di contratto, ma voglio fare più ancora di più per loro, stiamo facendo un grande lavoro di squadra. Corro in F1 da tanti anni, ed è davvero difficile pensare di poter gareggiare in un altro posto. Il mio eroe? Sicuramente è Ayrton Senna, era il mio pilota preferito, avevo i poster sul muro della mia cameretta, e quando tornavo a casa da scuola guardavo tutti i suoi video“.
Già all’epoca però, Hamilton mandò un piccolo messaggio alla Ferrari, lasciando intravedere uno spiraglio di luce su quello che era il sogno di tantissimi tifosi: “Il mio colore preferito? Ovviamente è il rosso“, affermò Sir Lewis, che ad otto anni di distanza da questa iconica intervista è pronto per indossare realmente questi fantastici colori.
Detto del suo grande amore per Ayrton Senna, possiamo vedere questo suo passaggio a Maranello come un ulteriore punto di contatto tra i due. Infatti, il brasiliano sarebbe dovuto passare in Ferrari, ma il dramma di Imola del 1994 glielo impedì. Secondo quanto emerso negli anni successivi alla tragedia del Tamburello, tra “Magic” e Jean Todt c’era già stato un pre-accordo, che gli avrebbe permesso di sbarcare in Italia dopo l’esperienza con la Williams-Renault.
Probabilmente, sarebbe stato lui l’uomo della rinascita e non Michael Schumacher, ma il destino, beffardo, scelse in un altro modo. Adesso sarà Sir Lewis a dover completare il sogno di Senna, in una sorta di scherzo, del destino appunto, che lo porrà davanti alla sfida più affascinante di tutte. Il cuore dice che ci troveremo di fronte a stagioni esaltanti, mentre la testa ci ricorda che, nella F1 di oggi, neanche il più grande di tutti può nulla senza una macchina vincente. E la palla, in tal senso, ora passerà alla Ferrari, sulla quale la pressione aumenterà a dismisura.