Queste vetture sono il simbolo di una nazione ed hanno sancito una vera e propria rivoluzione nel mondo dei trasporti.
L’universo delle auto è ricco di esemplari bizzarri le cui forme a prima vista non hanno colpito l’occhio di appassionati ed addetti ai lavori, proprio per via della loro stranezza. Una stranezza ricercata dai disegnatori e che quindi ha uno scopo ben preciso.
Spesso quando si vede una vettura fuori dall’ordinario non si pensa alla sua funzionalità ma si tende immediatamente a svalutarla perché non conforme rispetto a ciò a cui si è abituati. Questa strategia è sbagliata poiché solo cercando di capire le motivazioni che hanno spinto a farla si potrà davvero capire come un’auto è nata.
Questo ragionamento vale per tutti i tipi di vetture dalle utilitarie ai grandi suv, le auto vengono fatte principalmente per rispondere ad esigenze del mercato ma dietro a ciò vi è anche l’idea di un gruppo di ingegneri che ha passato notte e giorno a studiare il compromesso ideale tra design e funzionalità. Guardando in questo modo un’automobile si andrà oltre la semplice apparenza e si potranno capire molte più cose relativamente al progetto che ha poi portato su strada quel determinato modello.
Questo modo di ragionare bisogna applicarlo anche a veicoli che non fanno parte della cultura europea ma che sono tradizionali in Giappone, queste sono le Keicar ovvero dei veicoli di dimensioni ridotte che godono di agevolazioni fiscali e che sono molto usate, popolando le strade delle città.
Le keicar stravolgono il mercato!
Le Kei car termine traducibile come “veicoli leggeri” sono le più acquistate in Giappone con una quota di mercato che sfiora il 40%. Questi mezzi devono rispettare delle misure di legge (3 metri e 40 di lunghezza; 1,48 di larghezza e non oltre i 2 metri di altezza). La cilindrata massima che possono avere è di 660cc con una potenza massima di 64 cavalli.
Sono piccole ma spaziosa e disponibili in svariate motorizzazioni che vanno dal classico benzina sino all’elettrico garantendo ai cittadini ampia scelta anche sulla base delle proprie esigenze.
Questi tipi di veicoli vengono realizzati dalle maggiori case giapponesi, oltre alla N-Box di Honda vi sono le Daihatsu Tanto e Move; le Suzuki Spacia, Wagon R e Alto Lapin; Nissan si presenta con la Sakura, Mitsubishi ha scelto la Delica Mini per questo segmento; Toyota punta sulla Pixis Joy ed infine vi sono anche i Kei truck ovvero camion da lavoro che rispettano le stesse regole, un esempio è il Subaru Sanbar.