La F1 andrà a cambiare in tutto e per tutto nel 2026, con l’avvento di nuove auto e di motori differenti. Ecco i dettagli.
La F1 degli ultimi anni è molto avvezza alle rivoluzioni tecniche, dal momento che dagli anni Duemila in poi ne possiamo contare in grandi quantità. Nel 2005 si decise di bandire il cambio delle gomme per fermare il dominio Ferrari, operando anche un importante taglio del carico aerodinamico.
Nel 2009 le vetture furono rifatte da zero, introducendo delle ali differenti ed eliminando le varie alette che erano presenti sulle auto. Il 2014 ha visto il debutto delle power unit turbo-ibride, mentre nel 2022 in F1 è tornato l’effetto suolo. I cambiamenti non hanno dato risultati troppo positivi, dal momento che lo spettacolo è crollato di anno in anno, favorendo i domini totali di alcune squadre, con Mercedes e Red Bull che dal 2010 hanno dominato la scena, senza dare scampo alla concorrenza.
Le regole attuali resteranno le stesse per i prossimi due anni, ma dal 2026 è atteso un altro stravolgimento, che riguarderà soprattutto le power unit, ma anche le forme delle monoposto sono destinate a cambiare. Ci sarà, infatti, una forte rivisitazione dell’aerodinamica, l’elemento principale del Circus moderno, quello che fa la differenza tra un’auto vincente ed una da ultime file. Andiamo ad analizzare nel dettaglio quelli che saranno i cambiamenti previsti.
F1, ecco le novità previste per il 2026
Sulle colonne di “Motorsport.com“, si è parlato delle modifiche regolamentari che caratterizzeranno le auto di F1 a partire dal 2026, anno in cui l’Audi farà il suo ingresso inglobando la Sauber, e presentando una power unit tutta sua. L’obiettivo della FIA è quello di portare in pista auto più piccole e leggere, ed anche per le gomme vale lo stesso discorso, in modo da intervenire positivamente sull’alleggerimento delle monoposto.
Il problema principale di queste auto, più ancora delle dimensioni, è il peso, che le rende molto meno reattive rispetto al passato, senza dimenticare che in gara si parte con un peso maggiorato di 100 kg vista l’assenza dei rifornimenti. Per questo, durante i GP vediamo dei tempi di 6-7 secondi più lenti rispetto alle prove, con le vetture che hanno un comportamento sin troppo goffo, non da F1, dove la leggerezza e la reattività dovrebbero essere fattori dominanti.
Secondo quanto emerge, le nuove auto punteranno ancora sull’effetto suolo, ma la FIA si impegnerà per bandire alcune soluzioni che sono state viste in questo ultimo biennio, che hanno aiutato la produzione di aria sporca, che porta così a sacrificare i duelli e lo spettacolo. Nikolas Tombazis, il direttore tecnico della Federazione Internazionale, ha spiegato cosa andrà a cambiare.
Ecco le sue parole: “La stagione 2023 ha visto peggiorare la situazione per quello che riguarda i duelli in pista, ora è di nuovo difficile seguire chi sta davanti, ma pensiamo di aver capito il problema e e intervenire per evitare che ciò accada di nuovo. Con il prossimo cambio di regolamenti troveremo una soluzione migliore, che possa garantire lo svolgersi di duelli più ravvicinati“.
Secondo le prime indiscrezioni, il carico aerodinamico totale verrà ridotto, così come la resistenza. Verrà aggiunta l’aerodinamica attiva per ridurre il drag sui rettilinei, cosa che permetterà di ridurre il carico di carburante da imbarcare per completare una gara completa. In questo modo, le vetture risulteranno più leggere sin da inizio gara, dando la possibilità ai piloti di girare su tempi più competitivi e meno distanti da quelli delle qualifiche.
Il taglio del carico aerodinamico dovrebbe portare ad un innalzamento dei tempi sul giro, si parla di un paio di secondi rispetto ad oggi, ma questo non è un fattore che preoccupa la FIA. Infatti, il pubblico vuole lo spettacolo ed i duelli, e nel caso in cui questi venissero recuperati, nessuno si accorgerebbe di un piccolo peggioramento delle prestazioni.
Tombazis ha poi concluso: “Senza dubbi, ci sarà una variazione dell’incidenza dell’ala sui rettilinei, con l’obiettivo di abbassare la resistenza aerodinamica. Tuttavia, non andremo a cercare di rallentare l’auto che precede, perché il sistema non funzionerebbe“. Il regolamento deve ancora essere ufficializzato e ciò avverrà nei prossimi mesi, nella speranza che le cose, finalmente, funzionino, e che le genialate dei team vengano meglio controllate da chi fa le regole.