Gli autovelox sono da tempo un vero e proprio spauracchio per gli automobilisti e ora c’è un nuovo sistema infallibile.
I dati raccolti di recente, dimostrano come gli autovelox in Italia sia in evidente aumento e soprattutto sono nettamente più utilizzati rispetto al resto d’Europa. Nel Belpaese infatti sono oltre 11 mila i dispositivi installati, mentre in Germania e in Francia non si arriva nemmeno a 5 mila.
Questo comporta un sensibile malumore tra la popolazione, con la nascita di figure come “Fleximan”, colui che per diversi mesi ha deciso di tagliare gli autovelox tra Veneto e Lombardia. Purtroppo qualcuno ha anche visto in modo positivo le sue gesta criminali e per nulla accettabili, con il danno che era evidente a tutta la comunità e non solo ai Comuni.
Purtroppo sono moltissimi gli italiani che vedono questi strumenti solo come un metodo per far sì che i Comuni facciano cassa, soprattutto nel momento in cui sono installati con dei limiti di velocità considerati troppo bassi. Lo si vede con le proteste continue nelle città che stanno adottando la famigerata “Zona 30”.
In questo caso non saranno però gli autovelox, ma le Forze dell’Ordine a dover controllare che i cittadini rispettino questi limiti. Intanto però le istituzioni si stanno evolvendo anche nella produzione di nuovi sistemi che limiteranno la velocità e non solo, con l’innovazione che ha preso il nome di Vergilius che può diventare un dispositivo rivoluzionario per la gestione della sicurezza stradale.
Come funziona Vergilius: l’innovativo autovelox che tutti temono
Già in passato i metodi per poter stabilire i trasgressori in strada per quanto concerne la velocità, hanno subito sempre più evidenti migliorie. Questo ha generato così un numero elevatissimo di sanzioni e i dati sono destinati a crescere ancora di più nel momento in cui sarà installato nelle strade di tutta Italia il dispositivo Vergilius.
Quest’ultimo lo si può considerare come il degno erede del sistema Tutor, con Vergilius che migliora le sue funzioni. Anche in questo caso infatti non siamo di fronte a un semplice autovelox, ma a un dispositivo che permette di calcolare la media della velocità in autostrada, con questo che è tarato con una tolleranza del 5%.
Questo significa che il limite reale in autostrada sarà di 136,5 km/h, ma superato questa soglia si sarò multati. Sono diverse le autostrade che hanno già adottato questo sistema, su tutte la A3 Salerno-Reggio Calabria. Anche le strade nei pressi di Roma hanno deciso di utilizzare questo metodo, con le strade coinvolte che sono la Aurelia, la Quarter Domitiana, al Romea e la Var Sorrentina.
Le differenze fondamentali tra Vergilius e il Tutor sono legate al metodo con i quali i due sistemi operano. Nel primo caso infatti si calcolerà solo la velocità media, mentre con Vergilius sarà possibile valutare anche quella istantanea, calcolando dunque se si è superato il limite di 130 km/h già nel momento in cui si è passati al di sotto del dispositivo. Una miglioria netta da parte di un autovelox che permetterà così di ridurre la voglia di certi automobilisti di sfrecciare a tutta velocità nelle strade ad alta percorrenza, limitando così incidenti e tragedia.