Auto elettriche in fiamme, fate attenzione: solo così si evitano disastri

Tra i tanti problemi che hanno le auto elettriche c’è anche quello, in caso di incidenti o malfunzionamenti, che possano prendere fuoco. Ecco una soluzione innovativa molto ingegnosa per gestire il guaio tecnico.

Le auto elettriche continuano a non avere una incidenza sul car market italiano, tuttavia la crisi si sta allargando a tanti altri Paesi europei e non. Le vetture alla spina sono costose e non danno le medesime sensazioni di guida di una vettura termica. In molti sono preoccupati anche dalle implicazioni sulla sicurezza.

Auto elettriche in fiamme, fate attenzione
Il progetto per contenere gli incendi delle EV – biorace.it

Le EV, infatti, risultano essere, particolarmente, problematiche sotto diversi aspetti. Se aveste mai guardato una gara di Formula E sapreste già che le batterie agli ioni di litio possono risultare piuttosto rischiose.

I piloti, in caso di incidenti, per evitare scosse elettriche hanno una procedura precisa di uscita dall’abitacolo e possono essere, particolarmente, infiammabili in caso di forti impatti. Questo è un dettaglio in comune con le auto a combustione interna, tuttavia spegnere un incendio derivato da una batteria non è, esattamente, agevole come il fuoco derivante dalle classiche miscele.

Per questo motivo diverse aziende stanno provando a fare dei passi in avanti per migliorare la sicurezza stradale. La società di protezione antincendio EmiControls ha iniziato una partnership con Porsche Italia per produrre nuove aree di quarantena per le EV. L’obiettivo è prevenire il rischio di incendio delle fughe termiche determinante dalle batterie al litio.

Il progetto in collaborazione con Porsche

Sono stati battezzati Q-Containers e avranno un forte impatto nell’industria dell’Automotive 2.0. Si tratta di installazioni adibite alla quarantena che i produttori di EV sono tenute a imporre in occasioni di crash, incendi o malfunzionamenti dei pacchi batterie. L’azienda internazionale specializzata nella protezione antincendio, EmiControls, ha deciso di legarsi ad un marchio che è molto avanti circa la tecnologia a zero emissioni.

Porsche è intenzionata a dare un contributo concreto per contrastare uno dei problemi più difficili nel mercato delle EV. La questione non può essere banalizzata, anche perché ci sono tante vite umane in gioco. Dopo un incidente o anche solo a causa di un malfunzionamento della tecnologia agli ioni di litio si possono verificare dei drammi.

Il rischio incendio con l’elettrico non si esaurisce nel momento stesso dell’impatto, ma possono avvenire anche delle accensioni spantanatene nelle ore successive, creando una chiara vulnerabilità del mezzo. Il pericolo non si limita solo alla vettura interessata, ma anche a quelle vicine o per il territorio circostante.

Il rischio di un innesco spontaneo all’interno di una batteria al litio può accadere anche il giorno dopo un crash. Si richiede il monitoraggio costante nei giorni a seguire, così come l’uso di Aree di Quarantena Tecnica (Aqt). Quindi non è solo un problema di colonnine di ricarica, ma anche di spazi che devono accogliere delle strutture ampie per l’osservazione dei mezzi.

Se il futuro dell’Automotive è associato alla diffusione sul territorio di containers per l’analisi, sino a 15 giorni, delle auto alla spina è molto difficile che potranno sostituire, realmente, il parco circolante attuale.

I containers di EmiControls per l’isolamento garantito delle EV danneggiate si possono installare a soli 5 metri da concessionari, circuiti e spazi evento del brand Porsche in tal caso. Qualora una vettura alla spina del brand teutonico avesse un guaio tecnico verrà trasportata al concessionario Porsche Italia più vicino e posta all’interno del container per il lungo monitoraggio.

Il sistema prevede l’abbattimento dei fumi tramite l’uso di nebulizzatori. Nei casi peggiori si avvierà un sistema di allagamento nella struttura adibita, ovvero il metodo idoneo a raffreddare le batterie agli ioni di litio. Benvenuti nella nuova era dell’industria dell’Automotive alla spina.

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