Per gli amanti delle auto di lusso del Tridente è arrivata una notizia sconvolgente. Ecco come hanno combinato dei vandali un magnifico modello Maserati.
Poter possedere delle vetture prestigiose, in Italia, sta diventando sempre più difficile. L’invidia sociale che si respira alle nostre latitudini sta toccando delle vette preoccupanti. Chi possiede una vettura nuova e potente è già tartassato con misure fiscali che ne limitano il piacere. Inoltre, il tessuto sociale non aiuta a godersi la vita a bordo di supercar e sportive di razza.
L’auto protagonista di questa vicenda è una Maserati Ghibli. Una magnifica berlina a 4 porte presentata dalla casa del Tridente nel 2014, in occasione del salone dell’automobile di Shanghai. La realizzazione della Ghibli è stata tutta italiana, nello stabilimento di Grugliasco, ex carrozzeria Bertone, rilevata dal gruppo industriale FIAT nel 2009.
La vettura fu un remake, almeno nel nome, della prima gen, una coupé a 2 porte, prodotta dal 1967 al 1973, e della seconda serie realizzata dal 1992 al 1996, a 4 posti. L’ultima versione creata dai tecnici Maserati può ospitare 5 passeggeri. Lo stile elegante del Tridente è stato confermato, non rinunciando a prestazioni di alto profilo. La vettura è più aggressiva della Quattroporte, da cui riprende alcuni elementi stilistici.
La Ghibli ha una concezione più da GT, impreziosita da un passo più corto rispetto al top di gamma. Il muso con cofano allungato non fa perdere di slancio alla carrozzeria. L’auto risulta agile e gli interni sono caratterizzati da uno sfarzo senza limiti. Nella plancia si possono scorgere materiali di pregio e elementi moderni. Le tre feritoie sopra il passaruota anteriore e il montante posteriore triangolare contenente il simbolo del Tridente sono un marchio di fabbrica che i designer hanno confermato.
Una Maserati vandalizzata senza pietà
Ghibli è sinonimo anche di sportività. Sotto il cofano al debutto vantava un motore V6 a benzina, 2979 cm³ 6 cilindri disposti a V con angolo di 60°, biturbo a iniezione diretta, interamente in alluminio. La potenza complessiva era di 410 CV o, in alternativa, di 330 CV per coloro che volevano accontentarsi. Dietro la creazione del progetto c’è stata la mano degli specialisti della Ferrari.
La vettura a trazione posteriore oppure integrale presentava il cambio automatico ZF a 8 rapporti, dotato della possibilità di funzione sequenziale delle marce, garantendo una risposta rapida e divertente. Con le versioni aggiornate è stata perfezionata con nuovi gruppi ottici, uno schermo da 10,1” con Maserati Connect e gli ultimi sistemi ADAS di assistenza alla guida. Diversi elementi esterni della carrozzeria, con il restyling, sono stati rivisti.
La versione presa di mira da alcuni vandali presenta paraurti anteriori ridefiniti, per rispondere alle esigenze di stile moderne. Vantava anche nuove grafiche della fanaleria anteriore e posteriore. Un’auto bella, ma anche piuttosto sicura. La casa del Tridente fu premiata con il Top Safety Pick nei crash test condotti dall’ente statunitense IIHS. La Ghibli fu nominata dall’EuroNCAP l’auto più sicura del 2013 nella categoria delle berline di lusso.
A Grosseto dei vandali hanno svuotato un estintore sulla carrozzeria della vettura emiliana. L’auto era parcheggiata in un parcheggio ed è stata presa di mira. Il garage ha esporto denuncia ai carabinieri. I parcheggi gestiti da Sistema nella città toscana avevano già registrati atti vandalici in passato. La situazione, però, è migliorata rispetto a prima. Non ci è dato sapere come ha reagito il proprietario della Maserati. Di sicuro non avrà preso bene l’azione dei vandali.