La Ducati è sempre più nel mito, rappresentando a pieno titolo una eccellenza italiana. La nuova idea lascerà un segno nel cuore degli appassionati.
Se la Ferrari ancora latita nella massima categoria dell’automobilismo, la Ducati sta vivendo il momento più splendente della sua storia nel motociclismo. Nel 2023 le soddisfazioni si sono triplicate con i trionfi di Pecco Bagnaia in MotoGP, Alvaro Bautista in Superbike e Nicolò Bulega in Supersport. Una supremazia netta, figlia di soluzioni tecniche all’avanguardia che hanno preso alla sprovvista la concorrenza.
I tifosi della Rossa festeggiano i successi in top class dal campionato 2020. Complice l’assenza in Honda di Marc Marquez, la premiata ditta Dovizioso – Petrucci ha contribuito a riportare la Desmosedici sul tetto del mondo. Dopo il primato in classifica costruttori nel 2020, sono arrivati altri 3 Mondiali di fila, impreziositi dal doppio sigillo di Bagnaia in classifica piloti. Il brand emiliano ha cambiato marcia con il passaggio nel Gruppo Volkswagen. Con la vendita ai tedeschi sono arrivati importanti capitali che sono stati ben sfruttati.
La squadra di tecnici, guidati dal fenomenale ing. Dall’Igna, ha iniziato a presentare soluzioni all’avanguardia che hanno umiliato la concorrenza. E’ diventato il place to be per tutti coloro che sognano di lottare per il riconoscimento iridato nella classe regina. La casa di Borgo Panigale può avvalersi su 8 straordinari rider, divisi in quattro differenti squadre. L’impronta italiana si è avuta anche nella scelta dei piloti. Ben 5 ducatisti sono nati in Italia, mentre Martin e i fratelli Marquez sono spagnoli.
Il fenomeno di Cervera, capace di vincere 6 titoli con Honda, ha scelto di abbandonare il costruttore di Tokyo per salire in sella ad una Desmosedici GP-23 del team Gresini Racing. In Pramac è arrivato, invece, Franco Morbidelli dalla Yamaha. L’ultimo cambiamento ha riguardato l’ingaggio, nella squadra di Valentino Rossi, del promettente Di Giannantonio, dopo l’esperienza biennale in Gresini.
Riconoscimento spettacolare per Ducati
Il Made in Italy è rappresentato a pieno titolo dai gioielli emiliani. La produzione è nostrana, nonostante i capitali di Audi, facente parte del Gruppo VW, siano stranieri. Tra le emissioni della nuova Collezione Numismatica 2024, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, sono emerse alcune monete d’argento dedicate ai successi della Ducati. Sono state prodotte per ricordare i risultati in pista del 2023.
La Collezione Numismatica della Repubblica Italiana, presentata al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha l’obiettivo di accendere un faro sul patrimonio italiano, attraverso monete ideate per rappresentare l’identità del Belpaese. Sarà possibile avere nelle proprie tasche l’eccellenza del Made in Italy su due ruote. Alla presentazione hanno partecipato il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, il presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Paolo Perrone, l’a.d. dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Francesco Soro e Claudio Domenicali, a.d. Ducati.
Lo show ha visto la direzione della presentatrice TV Mara Venier insieme all’artista Antonio Vecchio. Il trittico commemorativo d’argento, caratterizzato da tre splendide monete, esaltano sui lati anteriori la iconica veduta dello stabilimento Ducati di Borgo Panigale, a destra il logo del marchio e intorno alla scena la scritta Repubblica Italiana.
Come vedrete in alto nel breve video caricato dal canale ufficiale della Ducati, sul retro della moneta sono evidenti 3 diversi stili, con una panoramica dell’evoluzione della casa di Borgo Panigale attraverso alcune delle moto più famose della sua storia. Sono state selezionate la Ducati 60 del 1949, prima motocicletta realizzata nella factory emiliana, la Ducati 916, nata nel 1994 dall’estro del designer Massimo Tamburini, oltre alla recentissima Panigale V4, il top di gamma Ducati.