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Follia in strada, una station wagon da corsa: è tutto vero

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Davide Russo

Era la fine degli anni ’70 e sulle strade americane sbucò una vettura sensazionale. I dettagli racing vi lasceranno senza parole.

Molti anni prima della crisi dei motori termici e dell’avvento dell’elettrico, le case produttrici potevano investire, tranquillamente, su progetti molto discutibili. Negli Stati Uniti scoppiò la mania dei van e tutti volevano quel tocco di sportività, con motori potentissimi, unito al confort di un mezzo unico. Viaggiare nei van divenne, praticamente, uno stile di vita.

Station Wagon – Biorace.it

Sulla base di questa concezione vennero elaborate delle Station Wagon sportive. La Ford presentò la Pinto che doveva mettersi in concorrenza con la VW e le rivali giapponesi. I vertici della casa di Detroit puntarono ad un look rock per coinvolgere una nuova fascia di giovani ribelli. La versione Cruising Wagon del 1980 della Pinto, con la rara opzione Rallye Pack, è una vera rarità. Questa tipologia di SW oggi sono difficili da reperire.

Basata sulla piattaforma della Pinto, la vettura presentava colori audaci, moquette all’interno e scritte che alludevano a capacità fuoristradistiche. La Ford Pinto fu lanciata nel 1970 per mettere i bastoni tra le ruote alle vetture giapponesi. Venne svelata con 3 differenti stili di carrozzeria, tra cui la berlina fastback a due porte, la berlina a tre porte e la station wagon a due porte. Sotto il cofano vantavano motori 4 cilindri in linea, nonché trasmissioni manuali a 4 velocità o automatiche a 3 velocità.

La Pinto si guadagnò la fama di “Auto Assassina”. Quando la Ford veniva tamponata, vi era un alto tasso di probabilità che s’incendiasse ed inoltre, per via dei materiali, spesso le portiere si bloccavano, impossibilitando la fuga dalla vettura. Nonostante tutto le vendite della Pinto furono elevate, con oltre 352.000 unità immatricolate nel primo anno di produzione. Le vendite iniziarono a diminuire con il progredire degli anni ’70 e l’auto alla fine lasciò la produzione nel 1980.

La versione Cruising Wagon della Ford Pinto

Nel 1979 i gruppi ottici furono rivisti per un ultimo sostanziale restyling. Gli interni furono aggiornati con un nuovo quadro strumenti rettangolare e un cruscotto modificato per i mezzi senza strumentazione sportiva opzionale. La Cruising Wagon aveva due porte con finestrini posteriori a oblò e una serie di caratteristiche pensate per gli acquirenti più giovani. Aveva uno spoiler anteriore, un pacchetto di decalcomanie in vinile, tappezzerie speciali e fu proposta con un marketing clamoroso.

L’11 settembre 1970, Ford presentò la Pinto con lo slogan The Little Carefree Car. In realtà risultò tutt’altro che spensierata per questioni di sicurezza. Il mezzo che vedete nel video Chicago Car Club aveva ruote scanalate lucide da 13 pollici, interni in vinile rosso, aria condizionata e stereo Philco AM/FM. Ford commercializzò la Pinto Cruising Wagon, alla fine degli anni ’70, come alternativa più economica al furgone. Guardate cosa sta accadendo a questi proprietari di SUV. 

La Pinto Cruising Wagon aveva prestazioni di tutti rispetto, grazie ad un motore 2,3 litri con una singola camma in testa e otto valvole che offriva 89 cavalli e 118 lb⋅ft di coppia, in alternativa c’era anche una versione pepata con un motore V6 da 2,8 litri con 93 CV e 140 lb⋅ft di coppia. La versione a 4 cilindri era più economica. L’esterno della carrozzeria è bianco con la parte inferiore della carrozzeria nera e decalcomanie arancioni brillante.

L’auto verrà messa in vendita a Berwick, Pennsylvania, su Bring a Trailer, con oltre 93.000 miglia registrate sul contachilometri. La SW della Ford è stata riverniciata ed è ancora dotata del cambio manuale originale a 4 marce. Vanta ruote scanalate da 13 pollici, lucidate e dotate di pneumatici General Altimax RT43 175/70.

L’auto ha sia servosterzo che freni a disco anteriori ancora in buono stato. Da notare il volante a tre razze in stile rally. Gli interni dell’auto sono quasi tutti rossi, con moquette rossa, tappetini rossi, pannelli delle porte rossi e sedili anteriori e posteriori in vinile rosso. Di sicuro non passerete inosservati al suo interno.

Davide Russo

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