Il caso che vede protagonista la Red Bull rischia di scatenare una guerra nel paddock di Formula 1: che attacco nelle ultime ore!
Quando i test pre-stagionali sono arrivati alla conclusione e manca circa una settimana all’inizio del campionato, nel mondo della Formula 1 continua a tenere banco una controversa vicenda. Ci riferiamo, ovviamente, a quella che ha sconvolto l’universo Red Bull col team principal, Christian Horner, destinatario di gravi accuse. Prima di capire cosa è successo nelle ultime ore, riavvolgiamo un attimo il nastro.
L’origine della vicenda risale ad inizio febbraio, quando il de Telegraph ha lanciato l’indiscrezione e la Red Bull ha confermato la notizia ormai diventata di dominio pubblico. Il manager britannico, nel dettaglio, è stato accusato da una dipendente di “comportamenti inopportuni reiterati“, sembrerebbe di carattere sessuale. Nel frattempo, la Red Bull ha avviato un’indagine interna per cercare di fare chiarezza, mentre Horner ha sempre negato ogni accusa, sia durante gli interrogatori sia dinanzi ai media.
Col passare dei giorni, la posizione di Horner si è aggravata poiché è emerso che il 50enne di Leamington Spa avrebbe offerto nei mesi scorsi oltre 750mila euro alla donna per cercare di comprare il suo silenzio. Tale dettaglio ha generato ulteriore imbarazzo all’interno della compagine austriaca, che però ha scelto di non rimuovere il boss britannico dall’incarico. E dunque si è arrivati ai test in una situazione abbastanza controversa, in cui Horner è stato l’argomento più caldo durante la conferenza dei team principal.
Tra coloro che hanno voluto esprimere la loro opinione circa il caso che vede protagonista Horner c’è Zak Brown, boss della McLaren, il quale non le ha mandate a dire al collega britannico. “Le accuse sono estremamente gravi“, ha esordito l’imprenditore americano. “La diversità, l’uguaglianza e l’inclusione sono principi di fondamentale importanza per il nostro team, per i nostri partner e per tutti coloro che fanno parte della Formula 1”, ha aggiunto.
Entrando più nel merito, Brown si è soffermato sull’indagine interna avviata dalla Red Bull facendo eco alle posizioni assunte nei giorni scorsi dai vertici del Circus e della FIA: “Speriamo e supponiamo che venga condotta in maniera trasparente e molto rapida, perché non credo che questi siano i titoli dei giornali che la Formula Uno vuole o di cui ha bisogno”.
Infine, il 52enne di Los Angeles ha ribadito il concetto appena espresso: “È importante che la vicenda sia gestita in modo trasparente: non devono esserci dubbi su questo! E qualunque sia la conclusione, che sia gestita in modo appropriato e trasparente”.
Horner, che era presente in conferenza stampa, si è limitato a rispondere sottolineando: “C’è un processo in corso, e dato che ne faccio parte temo che non posso commentare l’evolversi o la tempistica. Come tutti, mi auspico che possa terminare il prima possibile”. Staremo a vedere come andrà a finire.
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