Le immagini vi lasceranno, assolutamente, senza parole. Sono state filmate 650 vetture rimaste in stato di abbandono. Alcuni modelli sono leggendari.
Sul web riscontriamo dei filmati, assolutamente, folli. Tra cimiteri di auto in Giappone, supercar abbandonate negli Emirati Arabi sotto strati di polvere, ora è il turno di un video girato nella Loira. Non si tratta di una discarica abusiva di vecchie auto, ma di una collezione privata di ben 650 auto d’epoca, ridotte in malo modo.
E’ evidente che parliamo di un tesoro prezioso perché sono presenti modelli di assoluto spessore. Non sono state tenute in condizioni da vetrina. Un collezionista ha deciso di conservale, anche in pessime condizioni. Alcune sembrano dei veri relitti ma ben presto saranno cimeli di valore. Principalmente si tratta di auto francesi, quali Renault, Peugeot, Panhard, oltre a Simca che si uniscono ad una maggioranza di vecchie Citroen. Non mancano anche vecchie glorie straniere.
Il video ci consente di ricordare la storia della 2CV. Una vettura leggendaria che ha sconvolto, radicalmente, gli scenari della motorizzazione di massa. Dal francese deux chevaux, la piccola Citroen ha rappresentato per la Francia quello che in Italia fu in grado di fare la FIAT con la 500. Il Presidente Boulanger chiamò alla sua scrivania il direttore dell’ufficio Maurice Brogly per la progettazione di un’auto utilitaria che avrebbe dovuto consentire comodi spostamenti in città, ma garantire una affidabilità anche per spostamenti fuori porta.
Inoltre, la 2CV doveva consentire agli automobilisti di poter salire a bordo con un cappello in testa. Una trovata innovativa, dato che i tetti delle precedenti modelli erano molto bassi. La manutenzione sarebbe dovuta risultare semplice e alla portata di tutti anche sul piano economico. La supervisione del progetto finale venne affidata ad André Lefèbvre. All’ing. Maurice Sainturat fu garantito lo sviluppo del motore, mentre Alphonse Forceau si occupavano della trasmissione e il buon Jean Muratet al comparto stilistico.
Una collezione impressionante di Citroen
Il primo prototipo della 2CV venne presentato nel 1936. Sotto il cofano c’era un motore 500 cm³, estrapolato da una motocicletta BMW. L’idea garantì subito un alto livello di prestazioni al volante, riuscendo ad eguagliare i 100 km/h. La vettura aveva bisogno di un motore più potente e venne adottato un bicilindrico raffreddato ad acqua da 375 cm³, mentre la carrozzeria venne realizzata in lega di magnesio.
La leggenda narra che fu proprio Boulanger in persona, con un alto cappello in testa, ad effettuare il test con delle uova, con un percorso di andata e ritorno, su un campo arato. La prova andò alla grande per celebrare il successo volle bere un uovo per riscontrare che il paniere non fosse pieno di uova rotte e finte. Alla fine si optò per la soluzione a ruote interconnesse, con un braccio oscillante per ruota. La Citroen 2CV sarebbe dovuta essere svelata nell’ottobre del ’39 al Salone dell’automobile di Parigi, ma la Seconda Guerra Mondiale ritardò un successo che può essere paragonato anche a quello del Maggiolone in Germania.
Proprio i nazisti provarono a rubare il progetti alla casa francese. I tecnici distrussero i 250 esemplari della pre-serie, nascondendo 4 prototipi. Dopo tanto lavoro non volevano che arrivassero nelle grinfie degli invasori. Rivedere delle vecchie 2CV nella collezione privata di un collezionista della Loira avrà fatto salire un brivido lungo la schiena anche ai vertici attuali della casa francese.
L’auto fu definita un brutto anatroccolo dalla stampa ma è stata determinante per la crescita del Paese transalpino. La nuova C3 elettrica segnerà il nuovo corso del brand Citroen? Il collezionista ha deciso, dal vivo, di vendere alcuni dei suoi modelli, conservando quelli più belli. Tutte le informazioni si trovano sul sito delle Vieilles Foréziennes. Nel filmato in alto del canale Motor Mecanic Klassic scorgerete anche storiche Mercedes, Toyota BJ40, Fiat Panda 4×4, Range Rover, oltre ad una Porsche 924 e una più moderna Mercedes SLK.