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Auto

Bugatti, non si ferma più, ancora un record: questo è impossibile da battere

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Davide Russo

La Bugatti è una casa produttrice che ha sempre fatto delle sue innovazioni il suo punto forza. Questo primato vi lascerà senza parole.

Bugatti significa sportività massima, velocità inaudite e anche tanto lusso. Ancora una volta c’è lo zampino di un italiano perché sebbene sia francese, il brand è nato dalle intuizioni di un milanese. Ettore Bugatti aveva una passione sconfinata per i motori, soprattutto quelli potenti. Può essere considerato uno dei padri fondatori delle performance estreme delle supercar.

Primato Bugatti (Ansa) biorace.it

I primati che sono stati portati avanti nel tempo, sino ad oggi grazie all Gruppo Volkswagen, hanno creato un appeal unico intorno alle supercar francesi. Non a caso tantissimi vip e personaggi dello spettacolo hanno acquistato una Bugatti. La casa di Molsheim è già nella hall of fame dell’industria dell’Automotive per i suoi record di velocità. Dal 1909 ad oggi il marchio francese è rimasto fedele alle tradizioni. Il milanese creò nel Basso Reno uno stabilimento che avrebbe fatto la storia.

Tutto nacque da un banale test. Ettore Bugatti sperimentò un triciclo Prinetti & Stucchi con motore De Dion-Bouton, mettendo subito in mostra un forte interesse per la meccanica. L’esperienza in pista gli garantì anche quel quid in più in merito alle prime straordinarie vetture create. Il primo progetto si chiamò Tipo 1, nel 1898, e da allora la crescita è stata spaziale. Forse nemmeno Ettore avrebbe mai immaginato che la tecnologia sarebbe arrivata sino ai tempi dell’attuale Bolide.

La vettura ha esordito in pubblico a giugno 2021 durante il MiMo. La produzione è stata limitata a 40 esemplari. La Bolide è nata da pro driver per essere sfruttata in pista. L’auto presenta un design più schiacciato ed una aerodinamica estrema rispetto alle sorelle che vanno in produzione, con alettone posteriore e una presa d’aria sopra l’abitacolo. I gruppi ottici hanno una forma a X che richiama il Bell X-1, primo aereo a superare la velocità del suono. Sotto il cofano c’è un motore W16 quadriturbo da 1850 CV e altrettanti Nm di coppia.

La caratteristica unica della Bugatti

La cosa impressionante è anche il peso, di appena 1240 kg, con un rapporto peso/potenza di 0,67 kg/CV. Velocità massima? 500 km/h con una benzina a 110 ottani. Scatta da 0 a 100 km/h in 2,17 secondi. Impiega 24,64 secondi di tempo per passare da 0 a 400 km/h e poi arrestarsi. Numeri che sembrano più quelli di un aereo che di una vettura. Il Bolide ha una scocca in fibra di carbonio ed elementi in titanio, nati da un processo di stampa 3D di spessori di mezzo millimetro. Ecco una rivale agguerritissima della casa francese.

Bugatti, non si ferma più (Ansa) biorace.it

Questa Bugatti dispone di 4 freni con dischi in magnesio da 340 mm sulle ruote anteriori e da 400 mm su quelle posteriori, dotati di pinze a 6 pistoncini, ciascuna del peso di 2,4 kg. Presenta una aerodinamica impressionante, con un’ala posteriore con una deportanza di 1800 kg a 320 km/h con un’ampia pinna centrale. L’airscope, sopra l’abitacolo, ha uno speciale rivestimento esterno deformabile all’aumentare della velocità fino a ridurre del 10% la resistenza.

I freni carbonio-carbonio sono stati sviluppati per l’aereo Concorde prima di arrivare alla categoria regina del Motorsport. Si tratta del più grande sistema frenante in carbonio al mondo. Un elemento chiave per la nascita di un sistema pazzesco. Le hypercar LMh/LMDh hanno un elemento all’avanguardia. Bugatti ha migliorato il sistema di raffreddamento dei freni, con l’85-90% del flusso d’aria diretto ai dischi e alle pastiglie.

Il sistema è sviluppato da CFD ed è caratterizzato da due pinze monoblocco a otto pistoncini, in lega di alluminio e rivestite in nichel nella parte anteriore, che ospitano quattro pastiglie ad alte performance da 25 mm e dischi in carbonio da 390 x 37,5 mm. La zona posteriore è caratterizzata da due pinze monoblocco a sei pistoncini con quattro pastiglie high performance, leggermente più piccole e dischi in carbonio che misurano rispettivamente 24,5 mm e 390×34 mm, corrispondenti alle specifiche LMDh. Le pompe freno sono su misura e con un fluido appositamente formulato. “Sviluppare l’impianto frenante per la Bugatti Bolide è stata una sfida unica e molto entusiasmante per la Divisione Performance di Brembo e siamo orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto“, ha annunciato Mario Almondo, Chief Operating Officer di Brembo Performance.

Sono immensamente orgoglioso del lavoro fatto nello sviluppo della Bolide, un’auto ipersportiva da pista che racchiude l’eredità sportiva di Bugatti. In collaborazione con Brembo, abbiamo progettato un sistema frenante che non solo soddisfa ma supera le richieste straordinarie del Bolide“, ha dichiarato Emilio Scervo, CTO di Bugatti Rimac.

Davide Russo

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