Una storia incredibile, nel vero senso della parola. C’è un Gran Premio di Formula 1 che si è disputato senza disputarsi davvero
Era la stagione 2005 della Formula 1 ed è successo qualcosa di unico e irripetibile. Un episodio che rimane uno dei più discussi e controversi della sua storia moderna. Anche la stagione è stata molto particolare, poiché segnò la fine del dominio della Ferrari dopo sei anni di titoli mondiali costruttori consecutivi e cinque titoli piloti consecutivi, tutti sotto la guida del leggendario Michael Schumacher. Anche e soprattutto per questo, la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha sentito la necessità di ravvivare la situazione, cambiando le carte in tavola. Venne introdotta una regola bizzarra, che prevedeva l’impossibilità di cambiare le gomme in gara.
Questo cambiamento fu particolarmente influente nell’esito delle gare. Le squadre che montavano gomme Michelin, la maggior parte, ne hanno beneficiato, visto che erano pneumatici che duravano di più. Le poche scuderie con Bridgestone, tra cui la Ferrari, erano invece abituate a sfruttare al massimo le gomme per pochi giri ad alta resa e poi sostituirle.
Così ottennero un vantaggio la Renault e la McLaren-Mercedes, che dominarono la stagione. Questa situazione però ha influenzato soprattutto un gran premio di quella stagione: quello degli Stati Uniti, disputato sullo storico circuito dell’Indianapolis Motor Speedway, nell’Indiana.
Il fine settimana iniziò subito con un incidente mostruoso della Toyota di Ralf Schumacher durante le prove libere: scoppiò la gomma posteriore sinistra. Un incidente che ricordava un episodio simile accaduto l’anno precedente nello stesso punto. Per fortuna il fratello del ferrarista non riportò gravi ferite, ma non fu autorizzato a partecipare alla gara, lasciando il posto a Ricardo Zonta.
Indianapolis 2005: la gara fantasma
Il sabato le qualifiche sono andate bene e Jarno Trulli, della Toyota, ottenne una pole storica: la prima della scuderia giapponese. Tuttavia, le controversie sarebbero arrivate da lì a poco: la Michelin inviò una lettera alle sue squadre clienti in cui vietava loro di partecipare alla gara per motivi di sicurezza, ovviamente legati alla resa delle gomme.
Nonostante questa lettera, tutte le vetture si schierarono in griglia, ma dopo il giro di riscaldamento, le vetture con gomme Michelin imboccarono la via dei box, lasciando in griglia solo quelle gommate Bridgestone. Ciò portò a una partenza e a un Gran Premio senza precedenti: solo sei vetture. Questo evento scatenò ovviamente la rabbia e l’incredulità dei tifosi presenti, che volevano assistere a una gara normale e non sapevano cosa stesse succedendo. Pioggia di fischi dagli spalti.
La gara vide una netta e ovvia superiorità delle Ferrari, con Michael Schumacher e Rubens Barrichello che occuparono i primi due posti. L’unico momento spettacolare fu il duello proprio tra le due Ferrari durante una sosta: Schumacher, per restare davanti a Barrichello lo ha portato fuori dalla corsia. Schumacher ottenne così la sua unica vittoria di quella disgraziata stagione.
A sorridere ci fu anche Tiago Monteiro della Jordan-Toyota, che si classificò terzo, ottenendo il suo primo e unico podio in Formula 1. Questo Gran Premio rimane uno degli episodi più bui e brutti della Formula 1. La Michelin offrì il rimborso dei biglietti agli spettatori e offrì ventimila biglietti gratuiti per l’edizione successiva per provare a calmare le polemiche.