Lo scioperò che svolgeranno i lavoratori del settore automobilistico sarà un evento di grande portata. Non avveniva così da ben 15 anni
Il comparto auto sta attraversando una profonda crisi e ciò ha provocato delle casse integrazioni per i lavoratori che vi operano al suo interno. Al momento, è stato indetto uno sciopero impressionante, il quale “non succedeva da 15 anni di tale portata”, ha detto il segretario dell’Uilm. Infatti, a partecipare vi saranno ben sei sigle sindacali, le quali si sono interfacciate a discutere della situazione con i dirigenti dell’azienda.
A indirlo sono state Fiom, Fim, Fismic, Ugl, Uilm e Aqfc, i quali si sono riuniti al teatro Q77 di Torino (sotto forma di delegati) per poter discutere le modalità della manifestazione. Andrà in scena per 8 ore a livello provinciale e vedrà come protagonisti i lavoratori del settore dell’automotive, i quali richiedono il rilancio e la salvaguardia di tutto il settore.
Le casse integrazioni dureranno fino al 30 marzo del 2024 e, in tal modo, andranno a pesare su tutte le famiglie degli operai che sono stati obbligatoriamente fermati. Sono tutti quelli che operano nel comparto dell’automotive di Stellantis e dell’indotto, i quali hanno deciso di manifestare dinnanzi all’impianto di Mirafiori, “per poter cercare di trovare delle soluzioni e dei nuovi modelli di operatività capaci di poter rilanciare tutto l’indotto”, ha affermato il segretario dell’Uilm di Torino, Luigi Paone.
Lavoratori dell’auto in piazza come non si vedeva da 15 anni
Una risposta unitaria, quella delle sigle sindacali, che non avveniva da diversi anni, ben 15. Ma la profonda crisi che il settore dell’auto sta attraversando ha portato ognuna di esse a cercare un’unione d’intenti diretta e repentina.
“Il tavolo del comparto automotive e tutti quelli di crisi al Mimit non hanno sortito alcun tipo di risposta adeguata”, fanno sapere i sindacati. L’obbiettivo delle sigle è quello di arrivare a un impegno maggiormente concreto da parte delle istituzioni rispetto al passato, il quale permetta di poter portare delle nuove produzioni a Torino.
Secondo lavoratori e sindacati, tutto il comparto deve farsi trovare pronto dinnanzi a possibili periodi di crisi come quello che si sta affrontando. Per fare ciò, dovrebbe esser sostenuto da parte delle istituzioni, specie per via del fatto che il periodo odierno è contraddistinto da un processo di transizione ecologica necessario per la salute dei cittadini e del pianeta. La manifestazione provinciale andrà in scena ad aprile e vedrà partecipare tutti i segretari nazionali delle suddette sigle sindacali.