La Porsche “maledetta” scomparsa per sempre: apparteneva ad una star morta in maniera tragica

Vi sono personaggi famosi che hanno guidato auto spettacolari. A volte la Porsche, amata e venerata, ha condotto alla morte icone del nostro tempo.

Il marchio Porsche è riconosciuto, attualmente, anche per i suoi confortevoli SUV. Molto prima della moda dilagante delle vetture a ruote alte, in strada il rombo delle auto di Stoccarda era riconducibile alle sole sportive. Vetture come la 911 hanno lasciato un segno indelebile e continuano ad affascinare per le linee tese e sinuose.

La Porsche "maledetta" scomparsa per sempre
Leggenda Porsche (Ansa) biorace.it

Tra gli attori che hanno avuto una passione sfrenata per le Porsche c’era James Dean. Quest’ultimo è entrato nella storia del cinema per la sua interpretazione in “Gioventù bruciata”. È stato il primissimo attore ad aver ottenuto una candidatura postuma al Premio Oscar, per il suo ruolo nel film La valle dell’Eden. Dean fu omaggiato di un Golden Globe per il miglior attore nel 1956. Ricevette, inoltre, una candidatura all’Oscar al miglior attore per il film “Il gigante” sempre postumo nel 1956. Nonostante la sua breve vita è riconosciuto come una superstar della storia del cinema.

Era nato a Marion l’8 febbraio del 1931 e morì il 30 settembre del 1955 a bordo di un’auto divenuta leggendaria. L’attore, la mattina di quel maledetto 30 settembre, si mise in macchina insieme al suo Rolf Wütherich. In vista di una gara, l’attore piuttosto che montare la sua Porsche 550 Spyder dietro la sua station wagon Ford Country Squire del 1955, decise di continuare a fare pratica. Alle 15:30 Dean fu beccato dalla polizia a Mettler, in California, poiché stava andando a 105 km/h in una zona il cui limite era 89 km/h.

Porsche, la tragica scomparsa di Dean

Dopo la multa ricevuta, Dean arrivò a Blackwells Corner, nelle Lost Hills, e fece rifornimento. Incontrò il driver Lance Reventlow. Dopo aver lasciato le Lost Hills, Dean aveva imboccato la direzione ovest sulla California State Route 46, quando sopraggiunse uno studente a bordo di una Ford Custom Tudor coupé bianca e nera del 1950. Il ragazzo fece un errore che risultò fatale all’attore, invadendo la sua corsia. Le due vetture fecero un crash frontale. Date una occhiata al video di Discovery UK.

La Porsche di Dean
Porsche, la tragica scomparsa di Dean (Ansa) biorace.it

Il giovane sopravvisse con una mandibola rotta e altre ferite, mentre Dean fu trasportato all’ospedale Paso Robles, distante circa 30 km, in codice rosso. A soli 24 anni fu dichiarato morto. Il meccanico annunciò che l’attore aveva visto l’altra macchina, difatti le sue ultime parole furono “Quel ragazzo dovrà pur fermarsi… Ci vedrà!”. Il crash fu violentissimo. La Porsche Spyder, battezzata col numero 130 e il nome “Little bastard”, era una vettura pronta alla pista.

La “Piccola bastarda” come poi fu rinominata aveva modeste dimensioni. Tutto era pensato per raggiungere le più alte prestazioni, secondo gli standard dell’epoca. Secondo alcune ricostruzioni, Dean si ruppe il collo, oltre a braccia, mascella, gambe, e morì 10 minuti dopo l’impatto frontale con la Ford. Le velocità erano, particolarmente, sostenute.

Il ragazzo protagonista dell’impatto, Donald Gene Turnupseed, visse quasi 40 anni dopo l’incidente, prima di morire di cancro ai polmoni nel 1995. La Porsche divenne celebre anche per diffondere un messaggio di guida responsabile ai più giovani. Nacque una leggenda sulla Porsche 550 Spyder, secondo la quale portasse sfortuna. I rottami furono spediti al preparatore dell’auto tedesca, ma quando il treno che trasportava la Porsche arrivò a destinazione, l’auto era completamente scomparsa.

La sportiva tedesca su cui perì l’attore americano, nonostante una ricerca approfondita e una taglia record, non fu mai più ritrovata. Una delle tante stranezze che avvolgono la storia della “Piccola bastarda”.

Gestione cookie