Il mercato delle auto elettriche non decolla ed un grosso player sta attraversando una crisi inaspettata. Ecco cosa sta accadendo.
Il mondo, in materia di elettrico, sta viaggiando a due diverse velocità. C’è una parte di mondo, concentrata nei giganti asiatici, nel Nord America e nei Paesi del Nord Europa, che hanno fatto progressi negli ultimi anni, ed un resto del mondo che non ha nessuna intenzione di passare alle EV. La pandemia da Covid-19 e l’invasione russa in Ucraina ha creato una frattura enorme tra le economie mondiali.
Uno dei motivi della mancata diffusione delle elettriche è la mancanza di una rete infrastrutturale in grado di accogliere il fabbisogno, ipotetico, di tutta la popolazione. Di conseguenza, con prezzi crescenti, molti hanno preferito tenersi strette le care vecchie auto termiche in attesa degli sviluppi del 2035. Solo una nicchia di progressisti green ha scelto di acquistare una vettura elettrica, ma si tratta di seconde auto. Tutto questo ha portato ad un cambio di paradigmi delle principali case costruttrici.
Chi ha atteso gli sviluppi ha avuto ragione. Il Gruppo VW, invece, ha subito puntato a diventare la Tesla d’Europa con scarsissimi risultati sui primi modelli elettrici lanciati. Persino il gigante californiano sta attraversando un periodo di crisi. Le auto di Elon Musk hanno cavalcato, inizialmente, un hype, ma adesso stanno subendo un calo. La concorrenza cinese è un altro dei fattori principali di una crisi inattesa. Il colosso BYD sta avanzando a ritmo incessante, proponendo un listino più economico e variegato. Date una occhiata anche alle novità proposte dalla FIAT.
La Tesla, almeno alle nostre latitudini, non potrà mai avere il medesimo impatto che ha conseguito negli Stati Uniti, se non altro per ragioni di carattere infrastrutturale. Le colonnine in Italia sono poche e costano care. In Nord America le vetture prodotte da Elon Musk sono diventate uno status symbol. Personaggi famosi e volti noti dell’imprenditoria hanno scelto una ecologica Tesla, ma ciò non è bastato per evitare un futuro taglio netto di posti di lavoro.
Tesla, soffia un vento di crisi
I risultati del secondo semestre del 2023 non sono stati positivi. La Tesla Model Y, ad esempio, ha perso il primato in Europa, facendo registrare una flessione. Le vendite di Tesla sono crollate alle spalle dei colossi cinesi negli ultimi mesi e questa situazione potrebbe portare ad un taglio di personale netto. Secondo Bloomberg, nei prossimi mesi, ci sarà una rivoluzione totale. I manager dell’azienda di Cupertino identificheranno e salveranno solo le figure ritenute indispensabili.
Per coloro che non sono essenziali sono previsti tagli o licenziamenti. Sono già state cancellate le revisioni semestrali delle prestazioni di alcuni lavoratori. L’imprenditore sudafricano che ha lanciato la Tesla è consapevole che nei prossimi mesi ci sarà un periodo complicato e la scelta di fare dei tagli risulterà necessaria, anche per ridurre i costi generale dell’azienda.
C’è bisogno di badare al sodo in una fase di crisi. La concorrenza sull’elettrico, inoltre, continuerà ad aumentare. Da storici brand a soluzioni alternative come Xpeng, Polestar, BYD, Nio e tanti altri. Tutti vorranno una fetta di mercato, rendendo la torta per Musk sempre più piccola.